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Roma Empoli 1-2 Conferenza De Rossi post Partita

DE ROSSI IN CONFERENZA STAMPA NEL POST PARTITA

Quanto è difficile tatticamente gestire la Roma in questo momento?
“Sono pagato per gestire una rosa che mi viene messa a disposizione, c’è ancora una settimana per modificare un po’. La squadra che ho a disposizione oggi può vincere con Cagliari ed Empoli, possiamo lavorare meglio. Ogni volta che ho giocatori a disposizione con quelli posso vincere contro il Cagliari, devo vincere contro il Cagliari. Con quelli posso vincere contro l’Empoli, devo vincere contro l’Empoli. Per parlare di equilibrio e di discorsi più profondi vedremo. Il campionato è lunghissimo, soprattutto in questa fase del campionato tante squadre faticano per trovare la quadra. La domanda dovrebbe essere: potevi vincere con questi giocatori contro l’Empoli? Chiaramente sì”.

Com’è lo stato di alcuni giocatori. Abraham e El Shaarawy non stanno bene?
“Stephan ha avuto un problema nell’ultima partita con la Svizzera, è stato fermo nelle 2-3 settimane di vacanza, non è in una condizione ottimale, ora sta bene. Deve solo ritrovare la condizione. Shomurodov sembra più vivo di tanti altri e faccio giocare chi ha più energie, dovrò farlo anche con tanti altri”.

C’è bisogno di un centrocampista?
“Numericamente siamo messi bene a centrocampo, siamo tanti. Vediamo quello che succederà. Tutti gli allenatori hanno bisogno di qualcosa. Lavoriamo giorno e notte per rendere questa squadra più forte. Tutte hanno bisogno di fare uscire giocatori per farne entrare nuovi, sia per un discorso finanziario sia di numeri. Adesso ci dobbiamo resettare, avremo di nuovo le idee chiare presto. Non ho bisogno di un centrocampista fisico, a me piacerebbe avere tanti giocatori fisici, il calcio di oggi è fisico. Poi deve essere bravo l’allenatore a renderlo anche fluido e tecnico, puoi insegnare a giocare a calcio ad un giocatore fisico, uno che non ha il fisico non puoi dirgli di andare veloce. Ma non è un discorso di centrocampisti o attaccanti, è un discorso generale. Nasco calciatore di un certo tipo, mi piacciono i giocatori tecnici, ma mi sto trasformando in un allenatore a cui piace la fisicità, il calcio sta andando in quella direzione”.

La Roma ha commesso 10 falli e non ha preso nemmeno un giallo. Per una gara in casa contro una piccola si va sotto 2-0 e non si prende un giallo. L’approccio allo svantaggio sotto questo punto di vista è stato un problema?
“Nel primo tempo potevamo fare qualche fallo in più per i contropiedi, nel secondo tempo abbiamo gestito bene e c’è stata una reazione di grande intensità, i duelli venivano vinti e la palla veniva ripulita quando uscivi fuori dai duelli. Nel primo tempo bisognava fare le preventive e il nostro concetto è che quando non puoi andare in anticipo in preventiva si fa fallo. Nel secondo tempo abbiamo preso un gol che avrebbe ammazzato chiunque per le modalità, ma la reazione è stata positiva dei giocatori. A volte prendi il giallo per un fallo tattico e a volte non lo prendi perché vinci il duello, questo sarebbe l’obiettivo. Nel secondo tempo i ragazzi hanno fatto un grande sforzo e una buona prestazione”.

Come sta? Che momento sta vivendo?
“Sono dispiaciuto per il risultato e ho la fortuna che il giorno dopo riesco a rialzarmi con uno staff fantastico e con un gruppo di giocatori che, anche in una partita non giocata benissima, danno la sensazione di essere vivi e di finire la partita in crescendo. Non ci attacchiamo alla fortuna o all’immagine del fallo (su Shomurodov, ndr), ma comunque c’è stata una reazione. Mi attacco a queste cose, domani mattina sarò meno triste, meno solo, meno dispiaciuto, meno depresso o meno di tutti quei sentimenti che hanno gli allenatori quando perdono e quando le cose non vanno come avrebbero immaginato”.

Come sta? Che momento sta vivendo?
“Sono dispiaciuto per il risultato e ho la fortuna che il giorno dopo riesco a rialzarmi con uno staff fantastico e con un gruppo di giocatori che, anche in una partita non giocata benissima, danno la sensazione di essere vivi e di finire la partita in crescendo. Non ci attacchiamo alla fortuna o all’immagine del fallo (su Shomurodov, ndr), ma comunque c’è stata una reazione. Mi attacco a queste cose, domani mattina sarò meno triste, meno solo, meno dispiaciuto, meno depresso o meno di tutti quei sentimenti che hanno gli allenatori quando perdono e quando le cose non vanno come avrebbero immaginato”.

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