Foto: Stefano Scaldaferri
La Roma si trova di fronte a un paradosso: tutto potevano immaginare i tifosi giallorossi, ma non certo dover tifare Atalanta in finale di Europa League e che nel frattempo non arrivi oltre il quinto posto in campionato. Eppure è ciò che resta del grande sogno Champions League. In caso di mancato accesso alla competizione europea più importante, la società dovrà cambiare obiettivi e costruire una rosa con elementi più giovani e di proprietà, riducendo il pesante monte ingaggio (104,7 milioni di euro lordi, 68 netti). Con gli addii di Rui Patricio, Spinazzola, Lukaku, Azmoun, Sanhces, Kristensen, Llorente e Huijsen la Roma risparmierebbe già 24 milioni di stipendi. Inoltre si potrebbe valutare anche l’opportunità di fare cassa con giocatori che hanno mercato come Svilar, Ndicka e Bove, ma sembrano destinati a restare. Un nodo chiave resta la permanenza di Dybala, il quale in caso di mancata qualificazione in Champions potrebbe valutare di svincolarsi attraverso la clausola rescissoria da 12 milioni che scade a fine luglio.
(gasport)