Perdite più che dimezzate, ricavi in crescita e gran parte dell’indebitamento “spostato” verso gli azionisti, cioè i Friedkin.
Le buone notizie riguardano le perdite di bilancio, che passano da 219 milioni di euro a 102,7 milioni, con miglioramento di 116,4 milioni. Aumentano anche i ricavi, cresciuti fino a 277,1 milioni, cioè 70,3 in più rispetto al bilancio precedente. In particolare le voci biglietteria-abbonamenti-tournée-amichevoli fanno registrare +23,7 milioni.
Sensibilmente migliorata anche la gestione del valore dei calciatori, in sostanza le plusvalenze effettuate, salite a 54 milioni contro gli 8 dell’anno precedente. Netto il miglioramento anche riguardo ai costi consolidati, scesi a 349 milioni, 54 in meno rispetto al 2022. L’altro dato da sottolineare riguarda l’indebitamento della Roma: nel 2022 il debito verso terzi era di 270 milioni, mentre quello verso gli azionisti (la proprietà) era di 85 milioni; nel 2023 l’indebitamento verso terzi è sceso a 180 milioni, quello verso gli azionisti è salito a 318. Saranno i Friedkin, in sostanza, a ripagare i debiti della Roma con un aumento di capitale.
corriere della sera