Ottavi di Europa League agguantati nella notte più bella di questa stagione. Perché quella di ieri non è stata solo una Roma da rimonta. Contro il Salisburgo la squadra di Mourinho ha preso il megafono e alzato la voce con una prova magistrale sotto la regia di un tecnico che non passerà mai di moda. I giallorossi hanno annichilito gli austriaci con una prova corale perfetta. Nel primo tempo Dybala ha alzato il sipario colpendo subito la traversa. Poi sul palco è salito Spinazzola, quello dell’Europeo. Accelerata e cross per il Gallo Belotti in versione combattente. I 62 mila dell’Olimpico sono deflagrati. Ma il bello doveva ancora venire. Spina ci prende gusto e stavolta vede Dybala. La Joya delizia gli occhi: impatto al volo di piatto e la rimonta è servita. Lo stadio è una bolgia. La Roma non è sazia. Ci prova ancora ma Kohn para tutto, anche con la faccia. Il Salisburgo prova una timida reazione: mezzo tiro in porta, bloccato a terra da Rui Patricio. I ragazzi terribili della Red Bull ripiegano le ali. Mourinho inserisce prima Wijnaldum, poi il mascherato Abraham. La Roma tiene palla, lotta, combatte. Non soffre mai. E alla fine alza le braccia al cielo. Oggi alle 12 il sorteggio a Nyon, da evitare davvero c’è solo l’Arsenal visto che la Roma non può affrontare le vincenti dei playoff. «Una partita completa a tutti i livelli. Siamo una volta di più squadra e gruppo, abbiamo controllato tutta la gara. Ho visto empatia e solidarietà, sono stati fantastici e in panchina ero tranquillo. Mi è piaciuto tutto, ora andiamo passo passo. E voglio ringraziare il mio staff. E’ di altissimo livello, noi siamo solo il prodotto finale», gode Mourinho che ha poi esaltato le prestazioni di Belotti e Spina: «Il Gallo è un gran lavoratore, Leonardo è stato fantastico». Buone notizie anche da Smalling: «Voglio rimanere a Roma a lungo».